[Recensione] La donna di Einstein – Marie Benedict

Buongiorno lettori e bentornati al Salotto dei Libri!
Oggi parliamo di uno degli ultimi arrivati in casa Piemme, un romanzo che ripercorre la vita della donna che ha amato, supportato e affiancato Albert Einstein, la mente più geniale del XX secolo. Il libro in questione è La donna di Einstein di Marie Benedict, disponibile sia in libreria che in formato digitale già da qualche giorno.

La donna di EinsteinLa donna di Einstein – Marie Benedict
Edizioni Piemme, 350 pagine
Collana: Narrativa storica
Traduzione di: Cristina Ingiardi
Cartonato con sovraccoperta, € 18,50
In vendita da: Maggio 2017
C’è un personaggio nella vita di Albert Einstein senza il quale la sua storia – e la nostra – non sarebbero quello che sono. Fu il suo più grande amore, ma anche qualcosa di più: la donna che lo ispirò, lo incoraggiò e lo aiutò a concepire quella formula che avrebbe cambiato il mondo. Mitza Maric era sempre stata diversa dalle altre ragazzine. Appassionata di numeri, fu la prima donna a iscriversi a fisica all’università di Zurigo, più interessata a quello che non a sposarsi come la maggior parte delle sue coetanee. E quando a lezione incontrerà un giovane studente di nome Albert Einstein, la vita di entrambi prenderà la strada che era fin dall’inizio scritta nel destino. La loro sarà un’incredibile unione di anime e menti, un amore romanzesco e tormentato, destinato a finire e, allo stesso tempo, a restare nella storia.


Ci sono amori
che fanno la storia.

einsteincard1.pngLa donna di Einstein è arrivato nella mia vita al momento giusto e forse proprio per questo mi è piaciuto sin da subito: copertina sobria e accattivante, stile narrativo impeccabile e personaggi che lasciano il segno. Basta davvero solo qualche riga per ritrovarsi immersi nelle atmosfere del tempo, dove per le donne era quasi impensabile essere ammesse all’Università, ambiente riservato da sempre agli uomini.
Mitza Maric, giovane e intelligente ragazza slava, viene ammessa al Politecnico federale di Zurigo e da lì ha inizio per lei una vita diversa, travolgente e inaspettata. Per la prima volta Mitza si ritrova lontana da casa e dalla famiglia, ma non ci metterà molto a farsi delle amiche – altre studentesse come lei provenienti dalle zone più disparate dell’Impero Austro Ungarico – e ad acquisire la giusta autonomia in ogni campo della sua vita.
L’inizio non è semplice, soprattutto perché Mitza è determinata a laurearsi e ad approfondire gli studi nella sua unica, grande passione: la fisica. Nella sua vita non c’è spazio per amiche o, peggio, per l’amore. Nonostante la sua grande ambizione Mitza è comunque una giovane donna e sarà per lei inevitabile farsi coinvolgere dalle persone che la circondano. In particolare la protagonista rimane affascinata da un suo collega dell’Università, un tale signor Einstein, riconoscibile per la sua capigliatura disordinata e per il suo sguardo sempre attento, spesso divertito. Einstein è l’unico a tenere in considerazione Mitza fuori e dentro l’aula e, se inizialmente la ragazza fatica a ricambiare la simpatia del collega, pian piano il rapporto tra loro cresce e cambia, tramutandosi in una bellissima e intensa storia d’amore.
Ho amato moltissimo lo stile dell’autrice, che ha saputo rendere giustizia in maniera chiara e per nulla noiosa alla donna che ha contribuito a rendere Einstein il mito che tutti noi conosciamo. Vivere nell’ombra di qualcuno non è semplice, soprattutto perché Mitza mostra spesso e volentieri di saper cogliere errori o dettagli che invece sfuggono ad Albert.
La donna di Einstein è un romanzo che dà voce e volto ad una figura che, personalmente, non conoscevo prima d’ora. E’ vero il detto che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Questa storia ne è l’ennesima prova.einsteincard2.png Altro aspetto che ho apprezzato del romanzo è l’importanza che l’autrice ha saputo attribuire alla donna all’interno della società di fine Ottocento/inizio Novecento: il quadro storico, politico e sociale dell’epoca è descritto in modo appropriato e la Benedict è riuscita a rendere alla perfezione il modo in cui la figura femminile era percepita in quegli anni – anni di lotta per affermare la propria posizione e la propria identità, perché purtroppo i pari diritti erano ancora lontani. Nonostante gli ostacoli Mitza – e tante donne come lei – sono riuscite ad emergere, a realizzare i propri sogni, a dimostrare che nonostante l’assenza del cromosoma y qualcosa di buono potevano fare, spesso anche meglio di quanto avrebbe fatto un uomo.
La donna di Einstein è un libro meraviglioso che dovete leggere, vi appassionerà e vi farà fare le ore piccole e, soprattutto, vi svelerà tanti retroscena sulla vita della mente più geniale del XX secolo. Non siete curiosi di conoscere qualcosa di più sul privato di una figura importante come Albert Einstein? Convivere accanto ad una personalità esuberante come la sua non deve essere stato facile, Mitza saprà stupirvi come poche donne sanno fare, parola mia. Promosso dunque a pieni voti, 5 stelline ampiamente meritate. Alla prossima,
Simona

Un pensiero riguardo “[Recensione] La donna di Einstein – Marie Benedict

Lascia un commento