Buon pomeriggio a tutti quanti!
Credete forse che sono in un momento di pausa? Vi sbagliate XD
Questa recensione è programmata da ieri sera come ultimamente accade fin troppo spesso!
Probabilmente mentre va online io starò ingobbita – in stile Leopardi – sul Codice Civile! Ma sorvoliamo sui dettagli macabri dei miei pomeriggi estivi e passiamo a parlare di cose piacevoli, come la lettura del libro di Rufi Thorpe.
Generalità sul libro
TITOLO: Piccola Dea
AUTORE: Rufi Thorpe
EDITORE: SonzognoDATA DI USCITA: Maggio 2015
COSTO PREVISTO: 16.50 Euro
PAGINE: 269
TRAMA:
A dispetto dei luoghi comuni, il rapporto più intenso per le giovani donne non è quello con il primo amore. È quello con l’amica del cuore. Lorie Ann e Mia, in riva all’oceano della California, sdraiate al sole a scambiarsi segreti, mentre provano a schiarirsi i capelli con il succo di limone, di questa amicizia ne sanno qualcosa. Diversissime tra loro, eppure unite come sorelle, crescono complici e spensierate: non passa giorno senza che l’una sappia nell’intimo cosa nasconde il cuore dell’altra. Siamo nei festosi anni Ottanta, e all’inizio di questa loro storia, che durerà per altri vent’anni, Lorie Ann e Mia si fanno una confidenza che scotta e che impone una decisione complicata: hanno sedici anni e sono rimaste incinte. Mentre Mia è la bulla, scostante, con una famiglia sgangherata, Lorie Ann è la perfezione, quella che tutti invidiano: per la sua bellezza solare, il carattere aperto e generoso, la vita serena avvolta da una famiglia unita. Se la biologia c’entrasse col destino, e la scelta coraggiosa di Lorie Ann di non abortire, all’opposto dell’amica, dovesse venire premiata, avrebbe dovuto essere lei quella baciata dalla fortuna e dal successo. Invece, anno dopo anno, l’amica scivola in tutt’altra esistenza, e a Mia, pienamente realizzata, non resta che documentare, e interrogarsi sulle ragioni per cui la sorte abbia riservato alla sua “divina” amica un percorso tanto accidentato. Definito in patria un debutto stellare, il romanzo di Rufi Thorpe mostra, con uno stile vivido e graffi ante, la profondità dell’amicizia, la natura ambigua della maternità, dell’amore e della lealtà.
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