[Blogtour] Dreamology di Lucy Keating – Prima tappa

Buooongiorno a tutti, cari lettori!
Oggi il Salotto dei Libri ha l’onore di ospitare la prima tappa di uno dei blogtour a cui tengo di più in assoluto, perché riguarda un libro che aspettavo con ansia da mesi!
Santa Newton Compton ha deciso di tradurlo e portarlo qui da noi, con mia immensa gioia!
Quindi, insieme ad altre blogger, abbiamo deciso di farvi conoscere meglio questa incantevole storia. A partire da oggi potete seguire le varie tappe sui seguenti blog:

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Il 15/10 sul blog di Katia – Sognatrice interrotta – ci sarà una delle tappe più interessanti e divertenti di tutto il tour: tutte noi partecipanti abbiamo scelto il nostro “uomo dei sogni”, ossia colui che, nella nostra mente – o meglio, nei nostri sogni – si avvicina di molto alla perfezione.

Il 16/10 sul blog di Federica e Karin – Le lettrici impertinenti – una tappa dolcissima, che vi farà di certo sospirare e innamorare. Ripercorreremo insieme alcune delle storie d’amore più belle di sempre! Non mancate!!

Il 17/10 sul blog di Veronica – Romance&Fantasy for Cosmopolitan Girls – preparatevi a scoprire un cast da sogno! Ad ogni personaggio del libro verrà assegnato un volto, in base a come la blogger che prepara la tappa immagina i protagonisti. Sarà divertente scoprire insieme le scelte di Veronica ❤

Il 18/10 non perdete l’intervista all’autrice sul blog di Susi – Bookish Advisor! Conosceremo meglio Lucy Keating e scopriremo qualche curiosità sui suoi libri : )

Il 19/10 sul blog di Chiara – Strawberrues&Books avremo modo di leggere l’incipit del libro e qualche estratto. Non perdetevi questa tappa: vi sarà utilissima per farvi un’idea riguardo alla storia!

Infine, il 20/10 – in occasione dell’uscita del libro – sul blog di Serena, Cioccolato e Libri, un sondaggio su ciò che rappresentano per voi i sogni. Una tappa interattiva per conoscervi e conoscerci meglio!


IMPORTANTE! Per rimanere aggiornati sulle varie tappe potete seguire l’evento Facebook dedicato al blogtour. Lo trovate QUI


Dopo  un breve excursus delle tappe che verranno presentate nei prossimi giorni, vi lascio al libro e alle sue generalità. Mettetevi comodi e preparatevi a sognare insieme ad Alice e Max!

Per quanto Alice può riuscire a ricordare, Max è sempre stato parte integrante dei suoi sogni. Insieme hanno girato il mondo, vissuto esperienze straordinarie e si sono innamorati alla follia. Max è il ragazzo perfetto… Peccato che non sia reale. Perché Max non esiste. O almeno, così ha sempre pensato Alice. Fin quando entra nella sua nuova classe, il primo giorno di scuola, e… non riesce a credere ai suoi occhi: il suo Max è lì, davanti a lei, in carne e ossa. Ben presto però dovrà fare i conti col fatto che il Max reale è molto diverso dal Max dei sogni. Il Max reale è testardo e problematico, ha una vita complicata e intensa, di cui Alice non fa parte, nonché una ragazza, Celeste. Anche il loro incontro e il loro rapporto non sono così perfetti come lei aveva sperato. Quando si è vissuto un amore da sogno, ci si potrà mai accontentare della realtà?

Newton Compton Editori – Prezzo 9,90 € – Data di uscita 20 Ottobre 2016


Spero che questa presentazione vi sia piaciuta!
Alla prossima,
Simona

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[Blogtour] Il contratto – Elle Kennedy

Buongiorno readers,
e bentrovati al Salotto dei Libri! : )
Oggi sono qui per ospitare la prima tappa del blogtour dedicato ad una delle ultime uscite in casa Newton Compton, ossia “Il contratto” di Elle Kennedy.
Questo romanzo ha riscosso numerosi successi negli Stati Uniti ed è il primo della serie intitolata Off-Campus. Tenetevi pronte perché se vi piacciono i Romance ambientati nel mondo dello sport questo libro fa decisamente al caso vostro.
Santa Newton Compton ha deciso di portarlo in Italia e infatti lo trovate disponibile nel formato digitale a partire da Venerdì 5 Agosto ( QUI potete trovare i link di acquisto sui vari store online).
Andiamo a conoscere più da vicino questo attesissimo libro! : )

Il contratto – Elle Kennedy ( Off-Campus #1)

Titolo: Il Contratto
Autore: Elle Kennedy
Editore: Newton Compton
Data di uscita: 05 Agosto 2016
Genere: New Adult/ Romance
Formato: Ebook
Prezzo: 4,99 €
Trama:
Hannah Wells è una studentessa modello. Una di quelle ragazze intelligenti che al college non godono di nessuna popolarità. Ora si è presa una bella cotta per il ragazzo più fico della scuola, ma c’è un problema: per lui Hannah non esiste. Come fare per farsi notare?
Garrett Graham è un bad boy, ed è anche uno dei ragazzi più popolari della scuola, grazie alle sue imprese sul campo da hockey. Ma le speranze di un grande futuro rischiano di andare in fumo perché i suoi voti sono troppo bassi. Avrebbe bisogno di un aiuto per superare l’esame finale e poter diventare un giocatore professionista…E allora è naturale che i due stringano un patto. Hannah sarà la tutor di Garrett fino alla fine dell’anno. In cambio, Garrett fingerà di uscire con lei per accrescere la sua fama: a quel punto tutti la noteranno di sicuro. Ma qualcosa va storto e quel bacio in pubblico, tra Hannah e Garrett, non sembra poi così falso…

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In questa prima tappa, oltre alla presentazione, avrete modo di scoprire l’incipit del romanzo. Personalmente ho capito che sin dalle prime righe questa storia mi piacerà e spero che potrà essere così anche per voi ^-^

INCIPIT

HANNAH

Lui non sa che esisto.
Per la milionesima volta in tre quarti d’ora, lancio un’occhiata verso Justin Kohl, e lui è così meraviglioso che mi si strozza il fiato in gola. Per quanto probabilmente dovrei trovare un altro aggettivo: i miei amici maschi insistono nel dire che agli uomini non piace essere definiti meravigliosi.
Ma santo cielo, non c’è altro modo di descrivere i suoi tratti marcati e i suoi occhi castani tanto profondi. Oggi indossa un berretto da baseball, ma so che sotto ci sono dei folti capelli neri: di quelli che al tatto sembrano di seta e ti fanno venire voglia di accarezzarli tra le dita.
Nei cinque anni trascorsi dallo stupro, il mio cuore ha battuto soltanto per due ragazzi.
Il primo mi ha scaricata.
Questo, semplicemente, mi ignora.
Dalla cattedra dell’aula, la professoressa Tolbert recita quello che ho finito per soprannominare un “Discorso deluso”. È il terzo in sei settimane.
Sorpresa, sorpresa: all’esame di metà semestre, il settanta per cento dei partecipanti al corso ha preso C+ o un voto più basso.
Io? Sono passata a pieni voti. E mentirei se dicessi che la grande “A!” rossa cerchiata in cima al mio compito non mi ha colto completamente di sorpresa. Non ho fatto altro che scribacchiare un’infinità di stronzate per cercare di riempire il foglio protocollo.
Si diceva che Etica filosofica fosse una passeggiata. Il prof che la insegnava ci aveva dato degli sciocchi test a risposta multipla e un “esame” finale, che consisteva in un tema in cui veniva posto un dilemma morale e si domandava quale reazione avrebbe potuto suscitare.
Ma due settimane prima della fine del semestre, il professor Lane è morto di infarto. Ho sentito dire che la sua donna delle pulizie lo ha trovato sul pavimento del bagno: nudo. Pover’uomo.
Per fortuna (e be’, sì, in senso molto sarcastico), Pamela Tolbert ha preso il posto di Lane nella direzione del corso. È nuova della Briar University, ed è il tipo di prof che vuole farti fare delle associazioni e che ti lasci “coinvolgere” dalla materia. Se si trattasse di un film, lei sarebbe l’insegnante giovane e ambiziosa che si presenta in una scuola disagiata e ispira quegli sbandati, e all’improvviso tutti mettono giù i kalashnikov e prendono in mano le penne, e i titoli di coda scorrono annunciando che i ragazzi sono entrati tutti ad Harvard o qualche porcheria del genere. Oscar assicurato per Hilary Swank.
Ma questo non è un film; il che significa che l’unica cosa che la Tolbert ha ispirato nei suoi studenti è l’odio. E sembra che in tutta onestà non sia in grado di capire perché nessuno riesca ad eccellere nel suo corso.
Ecco un suggerimento: è perché fa quel genere di domande su cui potresti scrivere addirittura una tesi di laurea.
«Sono disposta a concedere un esame di riparazione a tutti quelli che hanno fallito, o che hanno preso C− o un voto più basso». La Tolbert arriccia il naso, come se non riuscisse neanche a comprenderne la necessità.
La parola che ha appena usato: «Disposta»? Sì, esatto. Ho sentito dire che un sacco di studenti si sono lamentati di lei con i loro consiglieri, e ho il sospetto che l’amministrazione la stia costringendo a dare a tutti una seconda possibilità. Non è una buona pubblicità per la Briar il fatto che più della metà degli studenti non riesca a superare gli esami di un corso, soprattutto quando non si tratta soltanto dei fannulloni. Anche studenti da A piena come Nell, che è seduta accanto a me con il muso lungo, hanno preso un brutto voto all’esame di metà semestre.
«Per quelli di voi che decidono di riprovare, si farà una media dei due voti. Se al secondo tentativo avrete un risultato peggiore, resterà valido il primo voto», conclude la Tolbert.
«Non riesco a credere che hai preso A», mi sussurra Nell.
Sembra tanto sconvolta che provo un senso di solidarietà. Io e Nell non siamo migliori amiche o niente del genere, ma siamo state sedute una accanto all’altra da settembre; quindi è del tutto comprensibile che alla fine siamo arrivate a conoscerci. Sta facendo il percorso preparatorio per Medicina, e so che viene da una famiglia che ha delle aspettative esagerate e che la umilierebbe se scoprisse il voto che ha preso all’esame.
«Non riesco a crederci neanche io», sussurro a mia volta. «Sul serio. Leggi le mie risposte. Sono farneticazioni senza senso».
«Davvero posso?». Adesso sembra che non veda l’ora. «Sono curiosa di vedere qual è il materiale che la Tiranna considera da A».
«Farò una scansione e te ne invierò una copia per e-mail questa sera», prometto.
Nell’attimo in cui la Tolbert ci congeda, l’aula si riempie di voci del tipo: “Fuori di qui!”. I laptop si chiudono; i quaderni di appunti scivolano dentro gli zainetti; gli studenti si alzano dai loro posti strascicando i piedi.
Justin Kohl si attarda sulla porta per parlare con qualcuno, e il mio sguardo si fissa su di lui come un missile sul bersaglio. È meraviglioso.
Ho già detto quanto è meraviglioso?
Mentre osservo il suo bellissimo profilo mi iniziano a sudare le mani. È arrivato alla Briar quest’anno, ma non so da quale college si sia trasferito, e benché non abbia perso tempo e sia diventato subito il ricevitore titolare della squadra di football, non è come gli altri atleti dell’ateneo. Non attraversa il cortile impettito con uno di quei sorrisetti furbi del tipo: “Sono il dono che Dio ha fatto al mondo”, né si presenta con una nuova ragazza sottobraccio ogni giorno. L’ho visto ridere e scherzare con i suoi compagni di squadra, ma ha un’aria intelligente e intensa che mi fa pensare che nasconda una certa profondità. E questo non fa che aumentare la voglia matta che ho di conoscerlo.
Di solito non vado dietro agli sportivi, ma lui ha qualcosa che mi ha mandato il cuore in pappa come un’idiota.
«Stai ancora fissando».
La voce canzonatoria di Nell mi fa arrossire le guance. In più di un’occasione mi ha sorpreso a sbavare dietro a Justin, ed è una delle poche persone con cui ho ammesso di avere una cotta per lui.
Anche Allie, la mia coinquilina, lo sa; ma i miei altri amici? Cavolo, no! La maggior parte di loro sono studenti di Musica o di Teatro; quindi immagino che questo ci renda degli artistoidi. O forse degli emo. A parte Allie, che ha una relazione “prendi e lascia” con un ragazzo di una confraternita fin dal primo anno, ai miei amici piace moltissimo parlare male dell’élite della Briar. Di solito io non partecipo (preferisco pensare di essere al di sopra del gossip), ma… ammettiamolo: la maggior parte dei ragazzi più popolari sono dei coglioni.
Un esempio emblematico è Garrett Graham: l’altro celebre atleta di questo corso. È un tipo che se ne va in giro come se questo posto fosse suo. Immagino che in un certo senso sia così. Gli basta schioccare le dita perché una ragazza compiacente si materializzi al suo fianco. O gli si sieda sulle ginocchia. O gli infili la lingua in gola.
Però oggi non ha l’aria del più fico del campus. Se ne sono andati quasi tutti, compresa la Tolbert, ma Garrett resta seduto al suo posto, tenendo i pugni stretti lungo i margini del suo foglio protocollo.
Deve aver preso un brutto voto anche lui, ma non provo compassione per quel ragazzo. La Briar è famosa per due cose: l’hockey e il football; il che non sorprende molto, dato che il Massachusetts è la patria sia dei Bruins che dei Patriots. Gli atleti che giocano per la Briar finiscono quasi sempre tra i professionisti, e negli anni che trascorrono qui tutto gli viene servito su un vassoio d’argento: compresi i voti.
Quindi sì: forse mi farà sembrare un pochino vendicativa, ma provo una sensazione di trionfo sapendo che la Tolbert ha dato un brutto voto al capitano della nostra squadra di hockey, che ha vinto l’ultimo campionato, come fosse uno qualunque.
«Ti va di prendere qualcosa al Coffee Hut?», domanda Nell mentre raduna i suoi libri.
«Non posso. Ho le prove tra venti minuti». Mi alzo, ma non la seguo verso la porta. «Vai avanti. Devo verificare gli orari prima di andare via. Non mi ricordo quando ho il prossimo turno di lezioni individuali».
Un altro “vantaggio” di partecipare al corso della Tolbert: oltre alla lezione settimanale, siamo costretti a fare due lezioni individuali a settimana, da mezz’ora ciascuna. L’aspetto positivo è che sono tenute da Dana – l’assistente –, che ha tutte le qualità che mancano alla Tolbert. Come l’umorismo.
«Bene», dice Nell. «Ci vediamo dopo».
«Dopo», ripeto dopo di lei.
Al suono della mia voce, Justin si ferma sulla porta e si volta.
Oh, mio Dio!
Non riesco a impedire alle mie guance di arrossire. È la prima volta in assoluto che ci guardiamo negli occhi, e non so come reagire. Dire: “Ciao”? Salutare con la mano? Sorridere?
Alla fine, opto per un piccolo cenno di saluto. Ecco. Rilassata e disinvolta, come si addice a una sofisticata studentessa di college al terzo anno.
Il mio cuore perde un colpo quando lui solleva un angolo della bocca e abbozza un sorriso. Fa un cenno a sua volta, e poi se ne va.
Fisso il vano della porta vuoto. Il mio battito corre al galoppo, perché porca puttana: dopo sei settimane che respiriamo la stessa aria nell’aula stracolma, finalmente si è accorto di me.
Vorrei essere abbastanza coraggiosa da seguirlo. Magari chiedergli di prendere un caffè. O di cenare insieme. O invitarlo per un brunch; aspetta: ma i ragazzi della nostra età lo fanno il brunch?
I miei piedi restano radicati al pavimento laminato lucido.
Perché sono una codarda. Ebbene sì, una vera codarda cacasotto. Sono terrorizzata dal fatto che possa dire di no; ma ho ancora più paura che potrebbe dire: “Sì”.
Quando ho iniziato il college avevo raggiunto un equilibrio. Mi ero lasciata decisamente alle spalle i miei problemi; avevo abbassato la guardia. Ero di nuovo pronta a frequentare qualcuno, e l’ho fatto. Ho frequentato molti ragazzi; ma a parte il mio ex – Devon –, nessuno di loro mi ha fatto fremere il corpo come Justin Kohl; e questo mi manda fuori di testa.
“A piccoli passi”.
Giusto. A piccoli passi. Questo era il consiglio migliore della mia terapista, e non posso negare che la strategia mi abbia aiutato molto. «Focalizzati sulle piccole vittorie», mi ha sempre consigliato Carol.
Quindi… La vittoria di oggi… Ho fatto un cenno a Justin e lui mi ha sorriso. Alla prossima lezione, forse ricambierò il sorriso. E a quella seguente, forse gli proporrò l’idea del caffè, della cena o del brunch.
Faccio un respiro, mentre scendo lungo la gradinata centrale, aggrappandomi a quella sensazione di vittoria, per quanto esile possa essere.
A piccoli passi.

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Per scoprire curiosità riguardo al libro e, soprattutto, riguardo ai libri a sfondo sportivo, vi consiglio caldamente di non perdere le altre tappe che troverete nei seguenti blog nei prossimi giorni:

Il contratto_calendario

Alla prossima,
Simona

Blogtour – Il filo rosso di Alessia Coppola [Prima tappa]

Buongiorno readers,
e bentrovati al Salotto dei Libri! Oggi ho il piacere di inaugurare il blogtour dedicato ad un libro in prossima uscita che mi incuriosisce molto, ossia Il filo rosso di Alessia Coppola.
Ho letto l’incipit – che troverete poi qui sotto – e mi sembra davvero promettente! Per cui seguite questo tour, fatto di tante bellissime e interessanti tappe, per scoprirne di più.
Ringrazio Sara Piccinini di Starlight Books per avermi coinvolta, Alessia Coppola per la storia che ci ha regalato e Harper Collins Italia per la possibilità che ci ha dato di rendere concreto questo tour!

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Prima di aprire le danze…

Prima di iniziare a sviluppare il post vero e proprio, vorrei soffermarmi sulla splendida cover realizzata per questo romanzo, che trovo super evocativa ed in linea con il contenuto.

coppola_cover

·Editore: HarperCollins Italia
· Collana eLit
· Prezzo € 3 , 49
· Uscita 29 luglio
· Foliazione 175 pagg.

Trama

Non nasconderti dietro il destino. Quello lo costruiamo noi, con i nostri propositi e le nostre azioni. Secondo la leggenda cinese del filo rosso del destino, ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra: questo ci lega indissolubilmente a coloro cui siamo destinati. Tempo, spazio, circostanze non contano. Finché le anime sono in vita il filo le lega. Allyson non sa chi troverà in fondo al suo filo. È amareggiata, certa ormai che il vero amore sia solo una chimera, come quel dragone azzurro di cui favoleggiava la sua amica cinese Lin Mei, e che avrebbe dovuto guidare la sua strada per la felicità mentre invece l’ha solo illusa. L’unica soluzione è cercare rifugio in quella stanza che profuma di trementina e ha i colori di una tavolozza di un artista. Ally si fa curare dalla pittura, il suo primo amore, e chissà che cosa emergerà da quella tela, forse il futuro che lei desidera per se stessa…

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Che il viaggio abbia inizio!

Iniziamo il nostro viaggio scoprendo quali tappe e quali blog ci faranno compagnia nei prossimi giorni. L’avventura si preannuncia divertente, carica di magia e di mistero. Quale migliore modo per concludere in bellezza il mese di Luglio? : )

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Dopo di me, Francesca di Coffee and Books vi mostrerà alcuni estratti direttamente presi dal libro. Non li ho ancora letti, ma sono sicura che saranno all’altezza delle mie aspettative.
Tenetevi pronti poi, perché il 22 Luglio Gaia del blog Le parole segrete dei libri vi trascinerà all’interno delle suggestive ambientazioni del romanzo: San Francisco e China Town. Il connubio tra occidente ed oriente mi incuriosisce tantissimo, sono curiosa di scoprire come l’autrice sia riuscita ad amalgamare queste due culture così differenti tra loro.

Il 23 Luglio tutti sintonizzati sul blog Peccati di Penna per conoscere meglio colei che ha dato vita a tutto questo: Alessia Coppola.

Il 25 Luglio invece, grazie al blog La Fenice Book, scopriremo nel dettaglio il fancast, in cui verrà dato un volto ai personaggi del romanzo!

Non perdete poi la tappa più suggestiva – almeno secondo me – dell’intero tour, ossia quella ospitata dal blog Le tazzine di Yoko: Il mito del drago celeste cinese. Non so voi ma io sono trasportata in un altro mondo solamente leggendo queste poche parole accostate tra di loro.

Il nostro viaggio all’interno del libro di Alessia Coppola prosegue con un’altra tappa evocativa e affascinante: quella ospitata dal blog Sognando tra le righe il 27 Luglio, ossia L’importanza dell’inchiostro nella cultura cinese.

Concludiamo questa magica avventura nel blog di Sara, Starlight Books, il 28 Luglio, con una recensione in anteprima!

Sono felicissima di aver preso parte a questo progetto, credo nei giovani talenti italiani ed auguro il meglio alla Coppola! Spero che questa possa essere per lei la prima di una lunga serie di pubblicazioni firmata Harper Collins Italia!

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Alla scoperta dell’incipit: 

Veniamo alla parte succosa del mio post, ossia l’incipit del romanzo. Mettetevi comodi e gustatevi questo promettente esordio:

Prologo

Quel profumo aveva cullato i miei sensi per tutta una vita. Era con lui che sbocciava di nuovo, offrendomi un assaggio di paradiso. E mi sembrava davvero di sfiorarlo, quel paradi-so, ogni volta che le sue dita toccavano le mie e il suo sguar-do si posava sulla mia pelle, graziandola come la pioggia in roventi giorni d’estate. A me bastava solo il colore delle sue iridi, in cui esplodevano l’oro del grano, la ferocia delle tigri e la pace del deserto. Casa era ovunque sentissi il suo respiro.

Capitolo 1

L’odore pungente della trementina saliva alle mie narici, solleticandole. Ero abituata a quell’essenza, del resto ci ero cresciuta. Era quasi rassicurante sentirlo tra le pareti di una stanza. Il mio nido era ovunque ci fossero una tela, un vasetto di trementina e una scatola di colori. In realtà avevo smesso di dipingere da tempo. Era passata l’era delle illusioni, non vivevo più per l’arte perché tanto l’arte non mi dava di che vivere. Ma si sa, non ci si libera mai delle proprie abitudini. Anche se non dipingevo più come una volta, lasciavo volutamente la scatola aperta. Non mi sarei lasciata tanto facilmente alle spalle l’unica cosa che costituiva la mia identità. Io ero colore vivo, pulsante. Non potevo spegnermi o annacquarmi. Mi ripetevo sempre che presto o tardi avrei ripreso in mano i pennelli. Ne avevo bisogno per sfuggire alla visione in bianco e nero che la vita mi offriva. Aprii la finestra e lasciai che l’odore cavalcasse contro il vento. Espansi i polmoni e mi preparai alla lunga giornata che, mio malgrado, mi aspettava. Non ci era voluto molto perché mi rendessi conto di quanto catastrofica fosse la situazione in cui mi stavo cacciando. Se lo avessi saputo prima, me ne sarei potuta restare lì dov’ero. O forse no?
«Dannata scarpa!» sbottai, mentre cercavo di appaiare le mie décolleté nere: una era sotto il letto e cercavo disperatamente di prenderla con l’ausilio di una gruccia. La faccenda era più difficile del previsto. Ma dov’era l’elasticità che avevo da diciottenne? No, meglio dire di quando ero ventenne. A diciotto anni era già una fortuna se non man-davo in tilt l’ago della bilancia. Avevo deciso di perdere peso quando mi ero innamorata del classico bello e stronzo che, prima o poi, tutto il gentil sesso incontra. Ci ero riuscita, devo dire, tanto da conquistare il vitino di una vespa. Tuttavia sembravo letale come una mantide: ogni ragazzo che attirava la mia attenzione fuggiva. All’epoca era così. Credo fossero intimiditi dal mio tempera-mento che ho smorzato poi con gli anni. Spaventavo gli uomini più di Freddy Krueger con tanto di mano artigliata. La cosa non mi lusingava affatto. Inutile dire che il bello e stronzo non era stato che una cometa che, bruciando, non aveva lasciato altro che polvere. L’altra scarpa l’avevo già calzata, presagendo lo sforzo che avrei dovuto sostenere indossandole per quei tre giorni di fiera. Squattrinata com’ero, avevo accettato quel lavoro, anche se non mi andava per nulla a genio. Io ero un’artista, diamine! Tuttavia il mio conto in banca lesinava un accredito da fin troppo tempo, boccheggiava come un pesce in cerca di cibo in una boccia di vetro. Così mi ritrovavo a dover fare l’hostess in una fiera per sposi.

«Ma sì, che sarà mai!» aveva detto mia sorella, sbocconcellando una ciambella ai mirtilli.

«Sì, tanto la faccia non ce la metti tu» le avevo risposto secca.

«Guarda che non vedo nulla di male nel fare la promoter. Molte ragazze lo fanno.»

Continuava a masticare e io avrei voluto strapparle la ciambella e addentarla. Quando ero stressata avevo sempre un’insana voglia di dolcezze: che fossero le carezze di qualcuno o della crema al cioccolato spalmata su una fetta di pa-ne, poco importava. E in quel momento mi serviva una dose di zucchero, bella forte. Magari strada facendo mi sarei im-battuta in un distributore rotto di dolciumi. Ah, se solo fosse stato vero…

Acciuffai la scarpa per il tacco e per poco non strappai la gonna a tubino nera che mi fasciava come una sirena, o me-glio… come una foglia d’alga col sushi.

Mi guardai allo specchio. Non ero mai soddisfatta di ciò che vedevo. Avevo i capelli arruffati a causa della mia incur-sione sotto la rete del letto. Li pettinai con cura e li sistemai in uno chignon. Passai un velo di rossetto sulle labbra e tutto sommato pensai di essere passabile. Non ero strepitosa, cer-to. Ma non si poteva dire che non fossi carina. Agganciai le clip ai lobi delle orecchie e presi la borsetta. La fiera mi a-spettava.

La sola idea di dover sorridere a coloro che si accingevano a compiere il passo che io con tutta probabilità non avrei mai fatto mi provocava bubboni su tutto il corpo.

Dannazione, poteva essere la fiera del cioccolato! Sarei andata volentieri incontro a Willy Wonka. E invece avrei do-vuto accogliere coppiette felici in cerca delle giuste decora-zioni per il loro giorno perfetto.

Ma perché le cose perfette spettavano sempre agli altri?

I miei tacchi picchiettavano sul parquet di casa facendomi sentire un uccellino. Presi le chiavi, le gettai nella borsa e uscii chiudendo sonoramente la porta. Presto o tardi l’avrei scardinata. Sbuffai, mentre premevo il tasto dell’ascensore.

ghiriri

GIVEAWAY!

Orecchie e occhi bene aperti, cari readers! Una copia del libro aspetta di essere adottata da uno di voi! Come? è semplicissimo. Vi basterà seguire le semplici regole elencate qui sotto e compilare il form:

1) Mettere “Mi piace” alla pagina di HarperCollins Italia

2) Diventare lettori fissi dei blog partecipanti

3) Commentare tutte le tappe

4) Condividere l’evento sui vari social (Facebook, Twitter, etc…)

5) Mettere “Mi piace” alla pagina autore di Alessia Coppola

FORM:

a Rafflecopter giveaway

Cari lettori, spero di avervi incuriositi!
Mi raccomando seguite tutte le tappe per rimanere aggiornati su questa fantastica, prossima uscita librosa!
Alla prossima,
Simona

Blogtour – Oltre le leggi dell’attrazione di Jay Crownover

Buongiorno readers, e bentornati sul mio blog! :3
Oggi ho il piacere di inaugurare il blogtour dedicato alla Tattoo Series di Jay Crownover, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro – Oltre le leggi dell’attrazione – che avremo modo di leggere a partire dal 14 Luglio.
Insieme ad altre 5 fantastiche blogger abbiamo pensato di ripercorrere la strada dei ricordi e di parlarvi delle coppie che abbiamo incontrato di libro in libro. Quando Veronica del blog Romance and Fantasy for Cosmopolitan girl ha proposto questa fantastica idea non ho potuto fare a meno di accettare, e così eccomi qui a parlarvi del tatuato che più di tutti è riuscito a ritagliarsi un angolino nel mio cuore: Rule Archer.

RULE E SHAW

1 tappa - rule e shaw

Questa coppia mi è rimasta davvero nel cuore, forse perché è la prima, forse perché proprio grazie a loro tutto ha avuto inizio… Non lo so perché. So solo che anche a distanza di parecchio tempo custodisco dentro di me un ricordo davvero bello di Rule e Shaw, di due mondi opposti entrati in collisione e destinati ad amarsi.
Rule Archer è un ragazzo con una situazione famigliare tutt’altro che facile: il rapporto con i genitori è teso come una corda di violino sin dalla morte del suo gemello, Remy. Il peso di questa perdita grava tutto sulle spalle di Rule e questo lo porta a compiere scelte sbagliate. Alcol, donne diverse, vita spericolata. Questo è quello che popola la quotidianità di Rule. Al suo fianco c’è l’amica di sempre, la dolce e benestante Shaw Landon, che con i suoi irresistibili occhi verdi si farà sempre più strada all’interno del cuore di Rule.
Shaw è sempre stata segretamente innamorata del suo amico, ma ha fatto di tutto per custodire dentro di sé il proprio sentimento. Quando l’amore sboccia, tra i due sono scintille. Entrambi hanno due caratteri forti, le litigate non mancheranno, ma l’amore riuscirà a prevalere sempre e comunque.
Ho amato il loro rapporto fatto di alti e bassi, il loro prendersi e lasciarsi, il loro continuo alternare passione e rabbia. Shaw sarà un vero e propria toccasana nella vita di Rule, lo aiuterà a ritrovare se stesso e a perdonarsi e Rule farà altrettanto con lei, aiutandola a superare momenti difficili per colpa dell’ex fidanzato.

E’inevitabile pensare ad una musica in sottofondo quando si legge un libro. Le note si sovrappongono alle parole ed è bellissima la sensazione di lasciarsi trascinare da entrambe. Per Rule e Shaw ho scovato una playlist speciale su You Tube ( QUI potete trovarla completa).
Quella che fra tutte è senza dubbio la più significativa però è FALLING dei The Civil Wars.

Falling – The Civil Wars

ghirigiri

Come tutti sapete i tatuaggi rappresentano un vero e proprio tema all’interno di questa serie. Oserei dire che sono uno degli argomenti portanti, perché ogni simbolo impresso sulla pelle ha un significato ben preciso che aiuta a comprendere meglio la personalità di chi lo indossa.

Il tatuaggio che rappresenta Rule è la CARPA KOI

koi

La Koi, narra una leggenda cinese,era una carpa forte e orgogliosa che nuotò su per un monte con la promessa di essere trasformata in un magnifico drago. Questa coraggiosa carpa combattè contro le correnti furiose del fiume Men (conosciuto come la Porta del Drago) sul Fiume Giallo. Si dice che questo pesce determinato mostrò grande eccellenza e coraggio di cuore nel suo desiderio nel voler diventare un drago. La leggenda si fonda su questo principio: solamente affrontando ostacoli e attendendo che la propria interiorità muti come vogliamo, potremo ottenere ciò che desideriamo ardentemente ma per questo servono coraggio, pazienza, tenacia e resistenza, esattamente tutte doti insieme all’intelligenza, che la carpa Koi dimostrò di possedere.

Conoscendo la storia tormentata e difficile di  Rule vi risulterà facile capire perché la Carpa Koi è un tatuaggio che lo rappresenta così bene. Proprio come lei infatti Rule è riuscito a dimostrare coraggio di cuore, è riuscito a mutare interiormente e ha affrontato tanti ostacoli, superandoli tutti a testa alta. Il percorso non è stato semplice, ma grazie alla pazienza, alla tenacia e alla resistenza ( e ovviamente all’aiuto di Shaw) Rule è riuscito finalmente a trasformarsi in un magnifico drago.

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GIVEAWAY

Arriviamo ora alla parte più succosa del post!
Una copia del libro – Oltre le leggi dell’attrazione – aspetta di essere adottata da uno di voi!
Per provare ad aggiudicarvela vi basterà compilare il form che trovate nel link qui sotto!

Rafflecopter giveaway

In bocca al lupo a tutti : )

Potete seguire le altre tappe nei blog che trovate qui di seguito:

Oltre le leggi dell'attrazione - calendario

Si ringrazia Veronica Pigozzo per la coloratissima e bellissima grafica!
Alla prossima,
Simona

Blogtour- Il ritmo del mio cuore di Caisey Quinn

Buongiorno readers, e bentrovati sul Salotto dei Libri!
Ultimamente sto partecipando a molti blogtour, mi piace tantissimo poter ospitare in questo mio piccolo angolino virtuale delle tappe di approfondimento di un determinato libro, per cui continuerò questa folle avventura con tutta la felicità e la passione possibili!
Oggi sono qui per parlarvi di un altro romanzo a tema musicale uscito da pochissimo per Harper Collins Italia, ossia Il ritmo del mio cuore di Casey Quinn ( primo volume della serie Neon Dreams). Anche in questa occasione mi occuperò del fancast – oramai ci ho preso gusto – quindi mettetevi comodi e preparatevi a conoscere meglio i Leaving Amarillo.
Prima di iniziare vi lascio con il video di una canzone degli One Republic, Love runs out, che è diventata la musa ispiratrice di questo tour per tutte noi Lit-Blogger United : )

LOVE RUNS OUT – One Republic

FANCAST – IL RITMO DEL MIO CUORE

DIXIE LARK

 Dixie è la nostra giovane e talentuosa protagonista, una ragazza piena di passione e di amore per la musica. Sin da piccolissima ha iniziato a suonare il pianoforte e il violino e proprio questa sua predisposizione ha fatto sì che ottenesse un posto presso una prestigiosa orchestra. Ma la vita che Dixie sogna è ben lontana dalle buche orchestrali. Spinta dalla malattia improvvisa del nonno decide di lasciare momentaneamente gli studi e di tornare a casa, ad Amarillo, dove ad attenderla ci sono il fratello, Dallas, e il suo primo e unico amore, Gavin. I tre formano la band Leaving Amarillo, sono bravissimi e in sintonia e hanno grandi possibilità di sfondare nel mondo della musica. Dixie è impetuosa, insieme al suo amato violino Oz cattura la scena e travolge il pubblico. L’altra grande passione di Dixie, oltre la musica, è Gavin. Lo ama da sempre, sin da quando erano piccoli, ma non ha mai trovato il coraggio di dirglielo schiettamente, anche perché tra loro ci sono stati anni di distanza, il fratello iperprotettivo di lei e tanta, tantissima paura di rovinare tutto. I sentimenti di Dixie straripano come un fiume in piena, pagina dopo pagina ci ritroviamo a vivere i suoi tormenti e le sue pene d’amore, le sue gioie e i suoi dolori, i suoi desideri e le sue speranze. Dixie è un personaggio da scoprire poco alla volta, spesso è insistente – a volte non la sopportavo, scusate ma è più forte di me – ma d’altra parte quando si agisce e si vive col cuore non sempre si riescono a controllare le proprie azioni e i propri pensieri.
Ho scoperto il valore di questa giovane ragazza poco per volta e sono felice di essere riuscita ad apprezzarla.

DALLAS LARK

 Dopo che avrete finito di sbavare guardando questa foto, potrete scoprire qualcosa in più su Dallas, personaggio che spesso e volentieri in questo primo romanzo ha avuto la parte di guastafeste. Dallas è il fratello maggiore di Dixie, è iperprotettivo nei confronti della sorella e sente su di sé la responsabilità di renderla felice. I due hanno infatti perso i genitori da piccolissimi e Dallas ha promesso di fare qualsiasi cosa per realizzare i desideri della sorella. Questo lato di lui è tenerissimo, un fratello così amorevole e protettivo è sempre stato anche il mio sogno. D’altra parte, in più di un’occasione, Dallas non guarda oltre la punta del proprio naso e si ritrova a frenare le scelte e le esigenze di Dixie. Il veto che infatti il nostro bel front-man ha posto a qualsiasi tipo di contatto tra la sorella e Gavin è l’esempio lampante di come Dallas faccia fin troppo da scudo a Dixie. Non sappiamo molto di lui a livello caratteriale, se non che è uno stacanovista, che ha mire altissime e che farebbe di tutto per farsi mettere sotto contratto da una casa discografica decente. Non si impegna seriamente con una donna da quando si è lasciato con Robyn, la sua ex storica, e la musica assorbe tutto il suo tempo e le sue energie. Dallas è un personaggio tenace, sotto l’apparente forza batte un cuore tenero, un cuore che farebbe di tutto per le persone che ama. Capita spesso nella vita di dover crescere troppo in fretta e Dallas Lark ha vissuto in prima persona questa tragica esperienza, ma ne è uscito temprato e motivato a dare sempre di più. Spero di sapere molto di più su di lui nel secondo libro della serie.

GAVIN GARRISON

La vera punta di diamante di questo romanzo è lui, Gavin Garrison, un personaggio che vi farà sognare a occhi aperti sin dalla prima pagina. Gavin ha quel magnetismo che gli impedisce di passare indifferente e Dixie lo sa benissimo. Il passato del bel batterista però è ricco di spine e dietro la facciata di allegria e indifferenza si cela un mondo sconosciuto alla maggior parte delle persone. Gavin è cresciuto senza l’affetto di una madre o di un padre, nessuno gli ha mai letto la favola della buonanotte, nessuno ha mai preparato per lui dei pancake per colazione. L’amicizia con i fratelli Lark gli ha letteralmente salvato la vita, lo ha fatto sentire parte di qualcosa, lo ha fatto sentire amato per la prima volta. Per questo Gavin teme così tanto di lasciarsi andare con Dixie – per la quale indubbiamente prova un’attrazione – perché ha paura di rovinare tutto, di far crollare le poche certezze presenti nella sua vita. Gavin è tormentato, spesso deve risolvere i problemi in cui si caccia la madre drogata e ha rischiato persino di finirci lui, in quei casini. La psicologia di questo ragazzo è davvero profonda, complessa, commovente. Ma c’è una parte di Gavin che vuole liberarsi da tutto questo ed emerge proprio quando si trova con Dixie. I momenti di passione tra i due sono travolgenti e ne rimarrete sicuramente colpiti. So much love per Gavin quindi, che si aggiudica un posto nella lista dei miei fidanzati di carta preferiti.

ghirigiri

Personalmente trovo che i personaggi secondari siano davvero troppo poco influenti per poter essere inseriti in un post del genere. Il romanzo si concentra esclusivamente sulla band dei Leaving Amarillo. Compaiono di tanto in tanto altre figure – come ad esempio Afton Tate, membro di una band di discreto successo che proverà a conquistare Dixie ( con i risultati che tutti voi immaginate), o Mandy, l’agente discografica con cui Dallas stringe rapporti ma che non sembra essere del tutto sincera. Questi personaggi ci sono, è vero, ma preferisco che la vostra attenzione si concentri solo ed esclusivamente sulla band, l’anima di questa storia, la vera ragione per cui dare un’opportunità a Il ritmo del mio cuore.

ghirigiri

Piccolo estratto

Come estratto ho scelto un piccolo pezzo significativo, emozionante e da brivido. Secondo me rappresenta quello che è l’amore, il desiderio, la passione.

Si china su di me e mi bacia in bocca, appassionatamente. Sento il mio sapore e un brivido mi corre lungo tutto il corpo, quella nostra intimità mi sta facendo godere come mai avrei immaginato.
Gavin mi ha assaggiato. Io ho sentito il mio sapore su di lui. Qualunque cosa accada, avremo per sempre questo. Serberò questo ricordo come merita. La notte in cui ho tenuto il fuoco in mano.

ghirigiri

Ho una bellissima notizia da darvi: una copia del libro cerca casa! Il fortunato si nasconde tra di voi 🙂
Come provare a portarsi a casa questo romanzo? è semplicissimo. Vi basta compilare il form che trovate al link qui sotto. Ricordatevi di seguire sempre tutti i passaggi per risultare correttamente iscritti! In bocca al lupo a tutti e buona fortuna 😀
Simona

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