Buongiorno lettori e bentornati al Salotto dei Libri!!
Chiudiamo la settimana con la recensione ad un libro che, purtroppo, non mi è piaciuto. Sto parlando di Non avrai segreti, un contemporary romance stand alone di Penelope Ward pubblicato a fine Giugno dalla casa editrice Tre60.
Non avrai segreti – Penelope Ward
Tre60, 288 pagine
Collana: Narrativa Tre60
Genere: Young Adult/Contemporary romance
Traduzione di: I. Katerinov
Cartonato con sovraccoperta, € 16.40 (cartaceo); € 2.99 (ebook)
In vendita da: Giugno 2017
Sin dal loro primo incontro, l’attrazione tra Elec e Greta è irresistibile. Ma se lei è dolce e gentile, lui si comporta in modo stranamente scontroso e aggressivo. Greta però non riesce a smettere di cercarlo: è sicura che sotto quella corazza di tatuaggi e muscoli lui nasconda un cuore tenero e che, dietro il suo sguardo glaciale, ci sia un desiderio feroce, capace di portarla all’estasi. Quando finalmente Greta riesce a conquistarlo, provando sensazioni a lei sconosciute sino a quel momento, una questione famigliare costringe Elec a tornare in California… Dopo sette anni, Elec e Greta s’incontrano ancora. Lei si è ricostruita una vita, mettendo da parte i sentimenti che l’hanno tenuta a lungo legata a lui. Lui ha una nuova compagna di cui sembra essere sinceramente innamorato. Ma è davvero tutto cambiato? Quando un brivido le percorre la schiena, Greta ha un cattivo presentimento: il suo cuore sta per spezzarsi ancora…
L’amore ha il potere di consumarti, ma anche di farti sentire vivo.
Non ci siamo. Decisamente no.
Esordisco così perché purtroppo le aspettative che avevo nei confronti di questo romanzo sono state ampiamente deluse. Dopo aver letto – e amato – Bastardo fino in fondo ho deciso di approcciarmi a Non avrai segreti, l’altro romanzo di Penelope Ward pubblicato da pochissimo in Italia, ma questa seconda esperienza non si è rivelata all’altezza della prima, con mio grande rammarico.
Prima di iniziare la lettura di Non avrai segreti sapevo già di trovarmi di fronte ad uno dei primissimi romanzi pubblicati dall’autrice americana – se non erro la pubblicazione in lingua di questo libro risale al 2014 – quindi avevo già messo in conto di poter incappare in uno stile acerbo e non pienamente sviluppato. Da questo punto di vista, infatti, non ho ricevuto sorprese inaspettate e quello che immaginavo a proposito della narrazione si è rivelato fondato. Quello che invece proprio non mi sarei aspettata è la totale assenza di emozioni mentre leggevo la storia di Elec e Greta. Avrei potuto leggere la lista della spesa o le prescrizioni del medico e il risultato sarebbe stato comunque lo stesso: zero coinvolgimento, pathos ridotto al minimo (anche in quelle occasioni in cui, al contrario, l’adrenalina sarebbe dovuta schizzare alle stelle) e una parte finale che, dal mio punto di vista, l’autrice avrebbe potuto tranquillamente risparmiarci.
Il romanzo è narrato prevalentemente dal POV di Greta, protagonista femminile e sorellastra di Elec, un adolescente tormentato e ribelle da sempre in contrasto con il padre. La storia, nella prima parte, affronta il periodo in cui i due protagonisti si sono conosciuti e hanno convissuto sotto lo stesso tetto, tra scherzi di cattivo gusto, ripicche e provocazioni non troppo velate. Ho trovato questa prima parte decisamente affrettata, l’attrazione improvvisa tra Greta ed Elec e tutto ciò che ne è derivato non mi ha lasciato nulla, nemmeno il più piccolo accenno di batticuore. La narrazione è troppo veloce e, a mio avviso, non si sofferma ad approfondire situazioni e dinamiche che, al contrario, meriterebbero qualche piccola attenzione in più. La seconda parte del romanzo si svolge sette anni dopo gli eventi narrati inizialmente: Greta ed Elec sono cresciuti, entrambi hanno una nuova vita e un lavoro, ma il passato tornerà di nuovo a bussare alle loro porte. Per una serie di circostanze che non sto a specificare i due si rincontrano e scoprono che l’attrazione fatale tra loro è ancora forte ed esige di essere soddisfatta. Anche mentre leggevo del riavvicinamento tra i due protagonisti non ho provato nulla, eppure due innamorati che non si vedono per sette anni dovrebbero far infiammare il lettore quando, per colpa (o merito) del destino tornano ad incontrarsi, non credete? Non so se il problema sono io o il romanzo in sé – se poi di problema vogliamo parlare, visto che la lettura è molto soggettiva – ma comunque vogliamo metterla il risultato non cambia: Elec e Greta non mi hanno conquistata. La loro storia tormentata e proibita non mi ha fatto né caldo né freddo, anzi ho trovato esagerati molti atteggiamenti – ad esempio il vero e proprio feticismo che Elec nutre nei confronti del collo (si avete capito bene, il collo) di Greta. La parte finale poi è quella che mi ha convinta di meno perché l’autrice, tramite un escamotage che scoprirete leggendo, ci fa rivivere la conoscenza tra i due e i relativi sviluppi dal punto di vista maschile. Mi chiedo io, perché? Se lo scopo era quello di farci conoscere meglio Elec la Ward avrebbe potuto introdurre dei capitoli narrati da lui, evitando di appesantire il tutto e di farci rileggere cose già lette.
Unica lancia che spezzo in favore di Non avrai segreti è la velocità con cui si fa leggere, le pagine scorrono via una dietro l’altra e si arriva alla fine del libro in pochissimo tempo.
Mi dispiace tantissimo, però, dover bocciare un romanzo in cui avevo riposto molte aspettative, soprattutto perché la mia esperienza di lettura con la Ward era iniziata nel migliore dei modi. Non mi sento di consigliare questo libro a chi è alla ricerca di un buon contemporary romance, perché ce ne sono di assolutamente migliori sulla piazza. In questo caso potete tranquillamente passare oltre. Il mio voto è di 2/5 stelline.
Alla prossima,
Simona