Recensione " La magia delle cose perse e ritrovate" di Brooke Davis

Ciao a tutti e ben ritrovati!
Oggi vi parlo con estremo piacere di una lettura particolare e originale, che mi ha dato modo di riflettere sul senso della vita e sui vari modi per affrontare situazioni non propriamente piacevoli. Il libro in questione è La magia delle cose perse e ritrovate” di Brooke Davis, edito in Italia da Garzanti. 

Questo libro affronta un tema delicatissimo, ossia la perdita – intesa come abbandono, come morte, come solitudine. I protagonisti di questa originale vicenda sono Millie, Karl e Agatha, tre persone che apparentemente sembrerebbero non avere nulla in comune, perché appartenenti a realtà sociali differenti.

Millie è una bambina dolcissima, a soli 7 anni ha già dovuto fare i conti con due gravi perdite: quella del padre, per cause naturali e quella della madre, per sua scelta. La bambina si ritrova una vita stravolta nel giro di poco tempo. Ogni certezza le crolla ai piedi come un muro andato in mille pezzi. Nonostante ciò la piccola ha un modo tutto suo di elaborare lo shock, Millie è una bambina fin troppo matura per la sua età, e affronta la situazione con la speranza che un giorno sua madre verrà a riprenderla. Millie è speranza allo stato puro, è innocenza tipica dell’infanzia, ma è anche forza e coraggio, quel coraggio che forse, da sempre, è mancato ad Agatha, sua dirimpettaia che vive segregata in casa da venti anni, da quando è morto suo marito. Da quel giorno la donna vive in totale solitudine, barricata dietro una serie di abitudini che le danno sicurezza. Agatha ha smesso di vivere da tempo, è una signora eccentrica giudicata da tutti con qualche rotella fuori posto. L’incontro con Millie le cambia inevitabilmente la vita, ma se ne renderà conto poco alla volta.
L’altro grande protagonista è Karl il dattilografo, un uomo finito in strada dopo varie situazioni scomode, che ha affrontato la perdita della sua adorata moglie prima e quella di suo figlio poi. Karl è un personaggio strambo, originale, che prende subito a cuore Millie come fosse figlia sua. L’inconsueto trio è risultato ai miei occhi molto ben riuscito e la lettura è riuscita a donarmi delle sensazioni fortissime, accompagnate da riflessioni profonde.

Alcune situazioni secondo me sono state portate un pochino al limite del paradosso. Esempio: Karl è un anziano signore di 87 anni, mi sembra improbabile che riesca a suonarle ad un tizio molto più giovane e in forma di lui. Avrei preferito che la storia mantenesse sempre un tono realistico, ma ci sono state scene che non ho ben capito, ma che in ogni caso non hanno reso la storia meno avvincente.

Consiglio questo libro? Certamente. ” La magia delle cose perse e ritrovate” è una lettura formativa, emozionante, ricca di messaggi positivi, di speranza e forza; è un invito a non mollare mai, a lottare per essere felici e per superare e – soprattutto – accettare la perdita, perché purtroppo fa parte della vita e non possiamo sottrarci in alcun modo ad essa.

Il mio voto per questo libro è di 8/10! Alla prossima 🙂