Il serpente e la rosa – Lisa Laffi

Buongiorno a tutti!
Nuovo interessante libro che vi segnalo è quello proposto dalla casa editrice I doni delle muse. Questa volta si tratta di un’opera storica ambientata tra Imola e Forlì in epoca rinascimentale, narrata dal punto di vista di Bianca Riario, figlia di Caterina Sforza.

Un romanzo biografico che narra anni di guerra. Non so a voi, ma a me ha incuriosito parecchio! *-*

Grazie alla casa editrice ” I doni delle muse” per le sue proposte sempre interessantissime!

Vi lascio un estratto del libro, sperando che possa suscitare la vostra curiosità!

ghirigoro

DAL ROMANZO:

Quegli occhi screziati d’oro non mi abbandonano un istante. Sembrano seguirmi lungo tutta la stanza, studiano ogni mia mossa e paiono in grado di leggere nel mio animo. Il collo della donna che mi osserva malinconica è lungo, elegante e mi ricorda quello di uno dei cigni del nostro giardino, ma sono le mani ad attirare la mia attenzione. Sono bianche, le dita lunghe e affusolate stringono una rosa. Una rosa canina. Per un attimo mi sembra che emani profumo, ma non è possibile.
Chi l’ha creata era un genio, ma non era Dio. La rosa e i gelsomini sono un’illusione sulla tela, così come la donna che li stringe dolcemente tra le dita. Sono il simbolo di un’epoca che sta scomparendo.
Mi avvicino a piccoli passi e le tocco il volto. «Hai davvero mantenuto la tua promessa» sussurro. La donna mi guarda. Non può sentirmi o forse sa che non sto parlando a lei, ma a qualcuno che ormai non può più udirmi. «Pensavo che tu non potessi morire mai, ma eri un uomo. Gli uomini diventano polvere e tu non fai eccezione. Sarà grazie alla tua arte che tu e io vivremo per sempre»

ghirigoro

L’AUTRICE:

Laureata in Conservazione dei Beni Culturali e insegnante di Lettere, Lisa Laffi vive a Imola dove per anni ha lavorato per il giornale Il Nuovo Diario Messaggero. È autrice di una commedia teatrale e di due saggi di storia locale, pubblicati all’interno di Pagina e vita di storia imolesi.

 

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