Tra Londra e la Cornovaglia, Kate Morton torna ad affascinarci con i suoi misteri

Buongiorno e ben ritrovati, carissimi lettori!
Oggi parliamo del nuovo libro di Kate Morton, I segreti della casa sul lago, edito Sperling&Kupfer.

I segreti della casa sul lago - Kate Morton

Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne scrittrice in erba, è particolarmente emozionata.Non solo ha trovato il finale perfetto per il suo romanzo, ma ha anche un amore segreto e proibito. Tuttavia quando arriva mezzanotte, una tragedia colpisce la famiglia Edevane.
Passano settant’anni e Sadie Sparrow raggiunge il nonno in Cornovaglia, dove scopre una casa abbandonata e la storia di un bambino scomparso senza lasciare tracce.
Per risolvere il mistero dovrà incontrare l’unica testimone rimasta, una delle più famose scrittrici inglesi: proprio Alice Edevane.

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Una lettura corposa e densa è quella che ci propone Kate Morton nel suo ultimo libro edito da Sperling&Kupfer.
L’inconfondibile stile dell’autrice che ha già conquistato milioni di lettori in tutto il mondo si ritrova pienamente qui, tra le pagine che profumano come le valli della Cornovaglia e come il passato.

Il passato è uno degli elementi chiave di tutta la storia e si intreccia perfettamente con il presente, creando un connubio al quale il lettore non può resistere.
Il mistero è l’altro elemento portante del libro, ed è sapientemente architettato dalla prima all’ultima pagina. Un bambino scomparso nel 1933 e una poliziotta inglese in vacanza forzata dal suo lavoro nel 2003 finiscono per incontrarsi, dando vita ad un’indagine dentro l’indagine in cui il lettore si ritrova coinvolto in prima persona.
Lo stile dell’autrice è come sempre impeccabile, pulito e semplice anche se inserito nella complessità della trama. Le descrizioni abbondano e sembra di essere catapultati nei luoghi descritti. Per i miei gusti alcuni punti sono risultati noiosi, per il semplice fatto che molto spesso l’autrice ha scelto di soffermarsi su delle situazioni o degli ambienti descrivendoli minuziosamente ed io, ahimé, tollero le descrizioni fino ad un certo punto. Capisco che facciano parte dello stile della Morton, ma come si suol dire il troppo stroppia. Questo ovviamente è un giudizio personale che non vuole in alcun modo screditare quella che è la bellezza effettiva del libro, che è ricco di poesia e mistero e si fa portavoce di due generazioni diverse, ma con dei punti in comune.
Le due protagonise sono donne eccentriche e forti, ed in particolare il personaggio di Alice mi ha colpita moltissimo – nell’età anziana, quella che ci viene raccontata nei capitoli relativi al 2003. E’interessante vedere il cambiamento da ragazza timida e ingenua a donna colta e caparbia, dotata di acutezza e di un sottile senso dell’umorismo non comprensibile a tutti.
La lettura di questo libro è abbastanza impegnativa – non tanto per i contenuti, ma per la mole di pagine. Tuttavia la Morton è talmente brava che riuscirà a farvi estraniare dalla realtà e a trascinarvi con sé per un’altra fantastica avventura.
Il mio voto è di 3.5/5!
Alla prossima : )
Simona

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